I dintorni

La toponomastica di Sietina e dei luoghi circostanti la Pieve svela origini etrusche, romane, longobarde e testimonia come tali dominazioni si siano succedute nel corso dei secoli. Infatti, la vicinanza di due importanti strade consolari come la Flaminia minor e la Cassia Vetus, il fitto reticolo di antichi tracciati ad esse connessi e la presenza dell’Arno hanno stimolato, sin dall’antichità, la presenza di insediamenti le cui testimonianze costituiscono il contesto patrimoniale di questa infinitesima parte di mondo.

Badia di Campoleone Vado Busenga Figline San Martino Sopr'ArnoGiovi, ubicato lungo la strada casentinese e collegato a Sietina da un  ponte che attraversa l’Arno,  deve il suo nome a Giove Statore, di cui probabilmente esisteva una statua, parte di un tempio eretto in nome della divinità. Figline sorge a poche centinaia di metri dalla Pieve di Sietina ed il suo nome  deriva da figulinae. Sta ad indicare che in epoca romana era presente una fabbrica di vasellame o una cava di argilla. Vado, da vadum (guado), è un altro piccolo borgo dall’aspetto molto antico dove, in tempi passati ma non remoti, era possibile guadare l’Arno. In direzione nord ovest a circa cento metri dalla pieve il toponimo Busenga, voce di origine germanica, evoca la presenza delle famiglie longobarde che hanno popolato il territorio nell’alto Medioevo; così come il Relais Badia di Campoleone, ricorda le vestigia dell’antica Abbazia benedettina, le cui rovine sono inglobate nell’attuale struttura alberghiera. Percorrendo la strada provinciale dello Spicchio in direzione di Capolona, si raggiunge la località di San Martino Sopr’Arno. Il sito è interessato dalla presenza di un antico ponte in pietra sul torrente Valiano, segmento di un antico tracciato viario che conduceva verso il Valdarno, poco distante dall’antica Pieve dedicata a San Martino, che domina l’omonimo abitato.