Il Borgo

Il Borgo di Pieve a SiètinaI Bacci, discendenti dalla stirpe longobarda dei Sassello, erano una famiglia di mercanti di spezie e lane che a partire dal Trecento si arricchirono così tanto da possedere un enorme ricchezza che gli permise di avere case e terreni sia in Arezzo che nel contado del Basso Casentino dal quale provenivano. Alla fine del ‘400 furono i committenti dei principali capolavori aretini di Piero della Francesca. L’abitato di Sietina era un possedimento dei Bacci. Nei secoli successivi moltissimi pievani appartennero a questa famiglia, imparentata con Giorgio Vasari. Il borgo è immerso in un paesaggio arcadico, un incanto ravvivato dal cinguettìo degli uccelli ed ogni tanto dal rumore degli invitati che festeggiano le giovani coppie che si uniscono in matrimonio nella Pieve di Santa Maria Maddalena a Sietina. Ogni nuova unione oggi è benedetta dallo spirito di letizia nuziale dell’antico matrimonio tra Francesca di Onofrio da Pantaneto con Magio dei Bacci. Le nozze sono commemorate dall’iscrizione lapidea del ‘400 ben visibile costeggiando il fianco di una casa medioevale del borgo. Questo matrimonio fu la ragione dell’arricchimento pittorico della Pieve da parte dei Bacci che commissionarono nuovi affreschi per rendere le nozze di Magio ancora più vivaci, colorate e sfarzose.

Negli Anni ’20 del secolo scorso gli edifici di Sietina furono venduti dai Bacci al Canonico Palmini proprietario anche del Castello della Fioraja di Castelnuovo di Subbiano. Negli Anni ’30 la proprietà fu ceduta a Tito Vezio Villoresi, padre del pittore Franco Villoresi e di Mirella. Quest’ultima ricevette in eredità la tenuta mantenendola fino alla fine degli Anni ’90. Oggi le case del borgo sono di proprietà di famiglie aretine, milanesi e romane.